Settimana mondiale per la pace in Palestina e Israele 2024
Giorno 2: per i feriti e i disabili
I dati sui feriti e i disabili non sono chiari a causa della continuazione delle ostilità che non permettono un’adeguata assistenza e registrazione dei casi di feriti e disabili. Secondo l’OMS dal 7 ottobre alla fine di aprile 2024 a Gaza ci sono stati oltre 78.000 feriti. Inoltre, secondo Save the Children, si assiste ad un drammatico deterioramento della salute psicologica e mentale dei bambini di Gaza. Secondo una valutazione dell’UNOCHA 5.000 persone con disabilità, acquisita a causa di ferite riportate durante le ostilità a Gaza, soffrono per la mancanza di rifugi accessibili, e la loro condizione è peggiorata a causa dei servizi medici insufficienti e la trascuratezza dei loro bisogni. La maggior parte dei rifugi non è adeguatamente attrezzata per loro. I rifugi non dispongono dei materassi e dei letti medici necessari, causando ulcere e altri problemi che non possono essere trattati in condizioni non sterilizzate. Le donne e le ragazze rappresentano circa il 45% della popolazione con disabilità. Altre persone che sono state ferite rischiano una disabilità a lungo termine a causa della mancanza di forniture per il trattamento di ferite o fratture minori. Le persone già precedentemente con disabilità vivono sapendo che potranno essere le prime e le prossime a essere uccise a causa delle limitate possibilità di fuga o di partecipazione alle evacuazioni a causa della loro disabilità. Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità ha citato il caso di Y. M., avvocato di un’organizzazione non governativa, che aveva una disabilità visiva che gli impediva di fuggire dalla sua casa, che si trovava in un’area sottoposta ad attacchi e bombardamenti. È stato ucciso in casa il 7 dicembre 2023, lasciando quattro figli di due, tre, otto e dieci anni. Il Comitato, esprimendo rammarico per il fatto che i sostenitori dei diritti dei disabili, come Y.M. siano tra le persone ferite, traumatizzate e uccise, ha riferito che Y.M. “Non ha ricevuto informazioni sull’evacuazione in modo tempestivo o accessibile, né lui o i suoi parenti hanno beneficiato di passaggi accessibili, né di sistemazioni e rifugi specifici dove avrebbe potuto trovare le misure di sicurezza e sfuggire all’attacco aereo”. I bambini con disabilità sono a maggior rischio di separazione familiare e la loro sofferenza è insopportabile, ha avvertito il Comitato.
Preghiamo:
3 Il Signore guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe. 6 Il Signore sostiene gli umili, ma abbassa gli empi fino a terra. (Salmo 147,3.6)
Abbi misericordia, Signore, e guarisci chi a Gaza e in Israele ha il cuore spezzato e terribili ferite nel corpo. In mezzo del male provocato proteggi i deboli, i feriti, chi è rimasto senza casa e senza sostentamento. Guida chi cerca la pace, fa che la loro sensibilità contagi le masse che adesso sembra vogliano la guerra; purifica i cuori dal desiderio di vendetta e la pulsione di morte. Signore Iddio, noi tuoi figli e tue figlie abbiamo fede in Te: nessuno può salvare chi è travolto dall’orrore della guerra, se non Tu, l’unico Dio, l’unico padre, il più amorevole.
Dio, ti preghiamo, salva l’umanità dal peccato.
Signore, abbi pietà. Amen!
Per ascoltare la lettura dei materiali con interviste e commenti: RBE – Voce delle chiese