L’ultimo ordine dei prodotti di SOS Rosarno, consegnati nel dicembre scorso, non è stato qualitativamente all’altezza dei precedenti e ha suscitato numerose lamentele.
Ne siamo consapevoli e dispiaciuti, insieme agli instancabili animatori del progetto.
Vogliamo quindi darvi alcune spiegazioni affinchè l’entusiasmo che ha sempre sostenuto l’iniziativa non si affievolisca e non pesi in maniera significativa sul futuro.
Due i principali problemi che hanno penalizzato i prodotti arrivati sulle nostre tavole (oltre alla siccità estiva che aveva pesantemente inciso, per esempio, sulla qualità degli avocado e sulla quantità del pecorino stagionato): una carenza di personale, nonostante l’offerta di un corretto rapporto di lavoro, che ha costretto a turni massacranti i lavoratori disponibili, e l’ingerenza della grande distribuzione sui mezzi di trasporto che ha costretto le piccole realtà ad accontentarsi dei “buchi” liberi difficilmente programmabili, con conseguenze evidenti per la conservazione dei prodotti biologici.
Come sapete la battaglia per la legalità, per i salari equi, per la dignità e il rispetto dei diritti dei lavoratori nella piana di Gioia Tauro è sempre stata combattuta con determinazione da SOS Rosarno.
E Mediterranean Hope, con il suo Progetto Etika, sostiene da tempo SOS Rosarno mettendo la rete della chiese a disposizione della filiera. Il discorso etico è per noi un punto fermo cui vogliamo (e vorremmo con voi) continuare a dare sostegno, convinti che rappresenti anche un incoraggiamento per il superamento delle attuali difficoltà.
Con questa speranza vi invitiamo a non disertare il prossimo ordine; in linea di massima partirà a inizio febbraio con consegna tra metà e fine mese.
Vi daremo notizie tramite i soliti canali di comunicazione, ma ricordiamo che il mezzo migliore per restare aggiornati e ricevere tutte le informazioni è l’iscrizione alla mailing list http://tiny.cc/rosarno-valli.
Infine, un aggiornamento sull’utilizzo dei soldi in più che abbiamo ricevuto con gli ordini e che hanno raggiunto un importo considerevole: insieme alla CSD stiamo elaborando progetti per il nostro territorio, tra cui quello delle “luci per le biciclette” da destinare non soltanto ai migranti, ma a tutti i lavoratori che utilizzano mezzi privi di sicurezza.