Giorno 5: per le donne e i bambini sotto tiro


Settimana mondiale per la pace in Palestina e Israele 2024

Giorno 5: per le donne e i bambini sotto tiro

Una testimonianza di Hana Kirreh, una donna molto impegnata nel sostegno alle vittime e sul fronte della pace. “Come al solito, durante le aggressioni contro Gaza, le vittime sono civili, tra cui donne, bambini e anziani. Ciò è dovuto alla densità della popolazione di Gaza. I civili sono colpiti direttamente dai bombardamenti e dalle sparatorie, così come indirettamente dalla mancanza di accesso a servizi essenziali come l’assistenza sanitaria, l’acqua pulita, e un riparo adeguato. Questa recente aggressione a Gaza ha causato notevoli crisi umanitarie e ha portato a vittime e malattie diffuse tra non combattenti. La situazione delle donne e dei bambini a Gaza durante l’attuale aggressione è terribile. Vorrei menzionare alcuni aspetti chiave relativi alla loro situazione.

  1. Impatto dei bombardamenti e degli attacchi. Le donne e i bambini stanno sopportando un un carico sproporzionato a causa della loro vulnerabilità. Sono spesso direttamente colpiti da bombardamenti, attacchi aerei e operazioni militari, che portano a feriti, morti e sfollati.
  2. Assistenza sanitaria e aiuti umanitari. L’accesso all’assistenza sanitaria diventa fortemente limitato durante i conflitti, rendendo difficile la cura delle ferite e delle malattie. Gli aiuti umanitari, compresi cibo, acqua e forniture mediche, è limitato, il che aggrava il disastro.
  3. Impatto psicologico. I bambini di Gaza stanno crescendo in mezzo a violenza e aggressività, che hanno un impatto significativo sulla loro salute mentale e psicologica. Sperimentano traumi, ansia e stress, che possono avere effetti a lungo termine sul loro sviluppo.
  4. Interruzione dell’istruzione. Le scuole e le strutture educative diventano spesso obiettivi e sono utilizzati come rifugi per i civili in situazioni molto difficili, dove vivono senza igiene e privacy. Questa interruzione nell’istruzione influisce sull’apprendimento dei bambini e sulle loro prospettive future.
  5. Difficoltà economiche. Oltre a tutte le difficoltà sopra menzionate, l’attuale aggressione a Gaza peggiora le condizioni economiche, portando alla povertà e alla disoccupazione.
  6. Spostamento e rifugio. Le famiglie spesso lasciano le loro case, cercando rifugio in condizioni di sovraffollamento e inadeguate, come scuole delle Nazioni Unite o rifugi temporanei. Questo spostamento li espone ulteriormente a rischi per la loro salute e all’insicurezza.
  7. Violenza contro le donne. In tempi così difficili, i tassi di violenza domestica e la violenza di genere tendono ad aumentare. Le donne e le ragazze affrontano rischi maggiori di violenza sessuale, sfruttamento e abuso.
  8. Risposta internazionale. Organizzazioni internazionali e agenzie umanitarie di solito lavorano per fornire assistenza e protezione alle donne e ai bambini durante le guerre. Tuttavia, durante l’aggressione attuale, l’accesso e la consegna di aiuti sono ostacolati dalle ostilità e dalle restrizioni in corso.

Le aggressioni a Gaza impongono l’urgente necessità di un intervento umanitario, della protezione delle vite dei civili e di sforzi a lungo termine per affrontare le cause profonde di conflitto nella regione. Per affrontare le conseguenze della guerra sulle donne e sui bambini è necessario un approccio multidisciplinare e sfaccettato, che coinvolge aiuti umanitari, interventi politici e politiche a lungo termine. La cosa più urgente ed importante è che i governi lavorino fortemente per un cessate il fuoco. Voi pregate intensamente e incessantemente per la liberazione, la pace e la giustizia. Il 6 maggio, l’ONU ha pubblicato dati che mostrano che 34.735 persone sarebbero state uccise a Gaza, tra cui oltre 9.500 donne e oltre 14.500 bambini.

Preghiamo:

17 Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che hai reso forte per te, 18 e noi non ci allontaneremo da te. Facci rivivere, e noi invocheremo il tuo nome. 19 Signore, Dio degli eserciti, ristoraci, fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi. (Salmo 80,17-19)

Abbi pietà, Signore. C’è guerra e morte, i bambini e le bambine piangono. Gesù, tu che hai detto “lasciate che i bambini vengano a me”, ecco i bambini e le bambine di Gaza, di Rafah e di Israele: essi sono schiacciati dai capi della guerra dal punto di vista fisico e psicologico. Abbi pietà dei piccoli, Signore, delle loro grida e agonia. Ascolta le nostre preghiere. Dio onnipotente, mostraci la via, donaci luce e salvezza. Abbi pietà, Signore. Amen!

 

Per ascoltare la lettura dei materiali con interviste e commenti: RBE – Voce delle chiese

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