Ritrovarsi a cena per costruire l’inclusione

Una bella serata di dialogo e di fraternità al di là delle culture, delle provenienze e delle fedi; una cena marocchina cucinata insieme, aperta a tutt* per sostenere le iniziative della nostra diaconia.

Un percorso iniziato all’indomani della pandemia, che ci aveva rinchiuso ancora di più nelle nostre bolle: ci è sembrato importante creare intenzionalmente occasioni e spazi per incontrarci, pezzi diversi di popolazione, pezzetti di tessuto sociale diversi che la pandemia aveva allontanato ancora di più gli uni deglli altri.

E quindi abbiamo iniziato a organizzare dei pomeriggi di gioco e merenda per fare incontrare anche quei bambini e quelle bambine che normalmente non si incontrerebbero. 

Ed è stato l’inizio di una bella amicizia anche fra gli adulti, e sono così nate tante belle iniziative: gli incontri per cucire insieme, la scuola di italiano, e da ultimo il corso di cucina. Un modo, anche, per offrire oltre che ricevere, ed essere tutti e tutte protagoniste della costruzione di una società più bella, più ricca, più coesa.

A volte questo passa anche attraverso le piccole cose. Soprattutto quando sono fatte insieme.

GPA: Gestazione Per Altri

Il 21 aprile un discreto pubblico si è interrogato sul tema “gestazione per altri” guidato da Libero Ciuffreda, oncologo membro della FCEI e Silvia Rostain avvocata membro della commissione bioetica BMV nell’incontro organizzato dall’Unione Femminile di Torre Pellice e dal Consiglio del 1° circuito.

Sgombrato il campo dalle incertezze semantiche e definita con chiarezza l’importanza delle parole nell’affrontare un tema complesso e ostico, che va a coinvolgere etica, morale, scienza, società, politica e fede, si è potuto almeno delimitare i contorni del problema.

I due relatori sono stati precisi e efficaci e Karola Stobäus e Davide Rostan hanno ben coordinato gli interventi che si sono susseguiti, intenti a stimolare la discussione; spiace fossero assenti le fasce di età e sociali congruenti con il tema.

Che il pomeriggio abbia smosso le coscienze lo si è notato dai capannelli creatisi al termine dell’incontro, quando ci si è continuati a interrogare su una tematica che coinvolge molte figure differenti oltre a colpirci emotivamente, al di là di chiusure ideologiche oppure fideistiche come il pontificio documento Dignitas Infinita.

In un momento storico in cui il nostro Paese vive un forte e generalizzato reflusso, dove la realtà nazionale politica è a maggioranza ben differente da quanto noi vorremmo, dobbiamo compattarci, per quanto sempre più deboli, e difendere quanto ci vuole essere tolto o fortemente limitato (aborto) e insistere perché unioni civili e adozioni in coppie omogenitoriali vengano regolamentate da buone leggi.

Senza dimenticare il fine vita che l’andazzo governativo tende a ignorare o, come per gli altri temi etici, a sminuirne l’impatto e l’importanza. Indispensabile una medicina sociale che si occupi di chi c’è e delle difficoltà a curarsi nel senso più basico, e che i nostri sforzi vadano alla difesa del Sistema Sanitario Nazionale sempre più in difficoltà in una popolazione impoverita nei servizi, e non solo, e poco sensibile a tematiche “alte”.

Trovare i modi di coinvolgere le persone è dovere di tutti in tutti i campi di convivenza civile; ed è un dovere difendere i diritti che si vogliono comprimere, subdolamente.

Di GPA è utile parlarne per interrogarci, per ora null’altro.

Noi e l’ambiente

E se i soldi delle armi li usassimo per il clima?

Con questa domanda si apre un interessante articolo apparso a marzo sulla rivista Lifegate, curato da Simone Santi.

L’Italia negli ultimi cinque anni ha aumentato dell’86% l’esportazione di armi, fortemente collegata al conflitto fra Russia e Ucraina, alla quale il sostegno di forniture militari non è mai mancato da parte del nostro Paese.

L’Italia è oggi il sesto esportatore di armi al mondo.

Nel 2022 si sono spesi 2.240 miliardi di dollari in armi, ma se invece che in armi i Paesi più sviluppati investissero nella lotta ai cambiamenti climatici e nel supporto ai Paesi più deboli e a rischio, avremmo già raggiunto metà dell’obiettivo.

Secondo l’Agenzia europea per l’Ambiente servono infatti 4.500 miliardi l’anno per consentire la transizione energetica globale.

A fronte delle sfide che ci attendono in merito alla crisi climatica che il nostro Pianeta sta attraversando, sarebbe davvero auspicabile un cambiamento di rotta negli investimenti, garantendo il sostegno promesso alle economie emergenti, cessando di fomentare conflitti, definendo politiche ambientali percorribili e funzionali.

Famiglie in cammino

Giovedì 18 Aprile ho partecipato ad una interessante serata dal titolo “Affettività e sessualità – affrontare i cambiamenti mantenendo dialogo e connessione genitori e figli”, terzo incontro organizzato all’interno del progetto “Famiglie in cammino” promosso da diversi Enti del territorio impegnati nel sociale, tra cui la Chiesa Valdese.

Nella sala del Centro Famiglie di Torre Pellice, genitori, educatori, educatrici, insegnanti e simpatizzanti hanno avuto la possibilità di dialogare con la Psicoterapeuta Silvia Spinelli, meglio conosciuta sui social come La Psicologa Silvia.

La Dottoressa Spinelli, in due ore circa e partendo dalle nostre domande, è riuscita a toccare corde importanti e intime dando ai presenti parecchi spunti di riflessione.

Uno dei primi argomenti su cui ci ha fatto confrontare è stato quello dell’imbarazzo, forse risultato del retaggio culturale ed educativo da cui proveniamo.

E’ emerso infatti come anche chi ritiene di avere una mentalità aperta e di essere pronto senza problemi ad affrontare “questi argomenti”, si trovi in difficoltà a dialogare con i propri figli e le proprie figlie o come dicono loro, possa risultare “cringe”.

Con il suo approccio aperto e ironico, pur sempre molto professionale e profondo, la Dott.ssa Spinelli è riuscita ad analizzare una serie di questioni conducendoci ad un concetto base: tutto quello che riguarda l’argomento della sessualità e degli affetti e che in generale dovrebbe essere presente in tutte le relazioni, è la comunicazione.

Saper ascoltare, senza necessariamente dover giudicare, potrebbe essere quel famoso ingrediente segreto che ogni genitore che si approccia ad un figlio o una figlia adolescente (o pre adolescente) vorrebbe saper utilizzare.

Abbiamo inoltre riflettuto su come il detto “prima il dovere poi il piacere”, che spesso dirige le nostre esistenze, influenzi anche il nostro approccio alla sessualità, come se non meritassimo di poter godere di qualcosa di bello, importante ed impattante e che dimostrarsi troppo spensierati rispetto all’argomento ci renda in qualche modo colpevoli.

In ultimo abbiamo affrontato la questione dal punto di vista dell’orientamento sessuale ed è emerso come molti giovani oggi siano confusi rispetto alla loro sessualità e preferiscano descriversi come fluidi, piuttosto che incasellarsi in una definizione.

Nonostante sembri che alcuni di loro vivano la questione in modo normale e spensierato, la platea ha comunque sottolineato come ancora tanti giovani subiscano discriminazioni o vengano bullizzati rispetto alle proprie scelte sessuali e di come sia importante per tutti gli attori coinvolti aiutarli e proteggerli.

Credo che occasioni come queste, aperte anche alle famiglie e non solo agli addetti ai lavori, siano molto importanti per creare una comunità consapevole, capire che non siamo soli e per far crescere noi genitori insieme ai nostri figli e alle nostre figlie.

Il Coretto incontra Riesi e la Sicilia

Metti insieme una giovane maestra di fine ‘800, una giovane insegnante ed animatrice che nel 2017 prese la strada per il Servizio Cristiano, un coro giovanile desideroso di andarla a trovare, mescola bene tutti gli ingredienti e ne verrà fuori un mix esplosivo e travolgente!!

Così è stato il recente viaggio del Coretto di Torre Pellice in Sicilia. Accolti, il 27 aprile scorso, da una “mamma” Etna vigile e innevata, sotto un sole mitigato dal vento e su comodi pulmini che diventeranno la nostra casa, attraversiamo aranceti, campi di grano, dolci colline ora brulle, ora verdeggianti, prima di raggiungere Riesi, posata anch’essa su delle colline, una delle quali, il Monte degli Ulivi, ospita dal 1961 il Servizio Cristiano.

L’opera voluta dal pastore Tullio Vinay e progettata dall’architetto Leonardo Ricci ci accoglie con la bellezza dei suoi edifici immersi nella natura, costruiti senza abbattere nessuno degli ulivi secolari preesistenti, circondati anzi di muretti protettivi per conservarli e trasmettere alle nuove generazioni l’amore e il rispetto per il territorio e l’ambiente, come fonte di vita e di riscatto per l’essere umano.

La prima accoglienza, in verità, ce la fa Foffo, il dolcissimo cane di Dorina, una dei primi direttori del Coretto, che insieme a Maurizio ci ha raggiunti, in camper, da Udine. Foffo, ormai, ci conosce, e ci sente arrivare…!!

Da quel momento, ci aspettano tre giorni intensi di incontri, canti, risate, spazi di riflessione e di svago.

Incontri Jacqueline, che ti spiega con orgoglio che al SC si mangiano verdure bio dell’orto di casa, che il sapiente Momo, coadiuvato da uno staff gentilissimo, trasforma in piatti gourmet, incontri la staff di Agape in retraite, l’Assemblea degli Amici e Comitato generale, la Moderatora che predicherà la domenica su un testo difficile, Natan che apre gli occhi a Davide sulla gravissima prevaricazione che compie, forte della sua posizione di potere.

Incontri Giovanni, pronto ad affrontare col sorriso il Consiglio di Chiesa per venire incontro alle nostre richieste più strampalate, come quella di fare due buchi nel muro del tempio per appendere il telo per la nostra proiezione (tranquilli, non è stato necessario!).

Incontri finalmente Irene, la nostra “maestrina” (ma l’avevamo virtualmente già incontrata al nostro arrivo, anche solo facendo un aperitivo: “ Ah, siete il coro, Irene ce l’aveva detto”, “Irene ci ha dato disposizioni”..), che ci raggiunge sotto il sole della Valle dei Templi.

Incontri il mare, che invita i più temerari ad un abbraccio con la sua acqua fresca (“ma io faccio il bagno nei tumpi, cosa vuoi che sia?”).

Incontri Montalbano, la sua casa, il suo commissariato.

E poi, incontri la comunità. Al singolare, perché la comunità di fede è una, al Sud come al Nord, valdese e metodista insieme.

Ed è un incontro folgorante, dove lo scambio è reciproco. Il Coretto porta, umilmente, la sua storia, “Maestrine” (contemporanee alla “maestrina della penna rossa” di De Amicis) a chi, di quella storia, è frutto e quel testimone ha raccolto e portato avanti, con tenacia, fede, resilienza.

Porta la sua gioia, il suo canto. E riceve la profonda testimonianza, a Scicli come a Riesi, di come quella fede non sia rimasta chiusa nel tempio, ma si sia tradotta in pratiche di accoglienza, di legalità, di sostegno alle persone fragili.

Non alle Valli, dove siamo in tanti. E anche quando questo abbia significato subire attacchi da parte di fascisti contrari all’azione della Casa delle Culture, a Scicli, o della mafia, indispettita che un “suo” bene espropriato sia stato affidato in gestione al Servizio Cristiano.

Fede di frontiera, passione, amore per il prossimo.

Questo ci portiamo a casa, insieme alle storie e ai volti di persone divenute care, con la consapevolezza che gli incontri si sono trasformati in legami.

E ti guardi intorno, l’ultima sera, solo più noi nel refettorio del SC, 20 persone a cantare tutto il cantabile, racchiuse tra due date, 8 novembre 1945 e 8 novembre 2008, data di nascita del più grande e della più piccola, e puoi solo ringraziare il Signore di far parte di un gruppo così, che continua a trasmettere alle nuove generazioni tanti valori attraverso il canto.

Tempo di un “Possa la tua strada”, nella hall dell’aeroporto, e siamo a casa.

Noi e l’ambiente

Liberarsi dalla plastica?

Oltre 12 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno in natura, causando la morte di mammiferi, uccelli, pesci e tartarughe marine.

Nonostante questo dato allarmante, l’associazione Plastic Free Onlus, organizzazione di volontariato nata nel 2019 con l’obiettivo principale di ridurre l’inquinamento della plastica, ci ricorda che liberarci dalla plastica è possibile.

E lo fa premiando 111 amministrazioni locali italiane con il riconoscimento “Comuni Plastic Free”, tra le quali spiccano anche i Comuni di Torino e di Cuneo.

I criteri valutati sono la capacità di contrastare l’abbandono di rifiuti urbani, la corretta gestione del riciclo, la sensibilizzazione della cittadinanza, l’attivazione di azioni virtuose degli enti del proprio territorio.

Durante la conferenza stampa di presentazione del premio, tenutasi il 25 gennaio 2024 a Montecitorio, è stato sottolineato come porre un freno alla produzione di plastica, privilegiando l’uso di altri materiali o pratiche di riuso, sia il vero obiettivo, cercando di risolvere anche il problema della dispersione di questo materiale nell’ambiente: anche in Italia, le isole di plastica nei mari sono ormai una piaga (la più
consistente si trova al largo dell’Arcipelago Toscano).

Rispetto all’edizione dell’anno precedente, i Comuni premiati sono raddoppiati. Questo significa un aumento dell’attenzione delle amministrazioni locali, che si traduce anche in ordinanze di contrasto dell’inquinamento da plastica (dal volo di palloncini nelle manifestazioni all’eccessivo ricorso al monouso).

Nonostante questi dati siano in qualche modo rassicuranti, serve un impegno costante nel contrasto all’inconsapevolezza dei comportamenti dei singoli e alla cattiva gestione di aziende e amministrazioni, purtroppo ancora molto numerose.

Fiaccolata per la pace

Oltre un migliaio di persone hanno partecipato, a Pinerolo, la sera di venerdì 23 febbraio, alla fiaccolata organizzata dai gruppi pinerolesi di EMERGENCY e “Donne contro ogni guerra” che hanno raccolto l’appello di Europe for Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo e Coalizione Assisi Pace Giusta.

Alla manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Comune e l’adesione di numerosi gruppi, associazioni e chiese del territorio, non erano presenti simboli di partito né si sono avute prese di posizione sui conflitti in corso.

La fiaccolata ha percorso le vie del paese per terminare in Piazza Vittorio Veneto dove il gruppo LaAV ha elencato tutti i Paesi in cui sono presenti guerre o conflitti ed una rappresentante di EMERGENCY ha sottolineato come la guerra è tornata ad essere il principale strumento di regolazione dei conflitti, minacciando la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta e come la maggior parte delle vittime delle guerre siano civili.

Inoltre, le spirali di violenza in tante zone del mondo, come l’attacco disumano di Hamas del 7 ottobre e l’altrettanto disumana reazione israeliana, evidenziano la necessità di un impegno urgente per la pace.

Per questi motivi tutti gli organizzatori di queste manifestazioni richiedono:
– la messa al bando delle armi nucleari e la riduzione delle spese militari;

– immediato cessate il fuoco in Palestina, Ucraina, Sudan e in tutte le guerre dimenticate, con la convocazione di conferenze regionali di pace nelle aree devastate e rese instabili dai conflitti;

– in Palestina la fine di tutte le violenze, liberazione di ostaggi e prigionieri e il ripristino dei diritti e della legalità internazionale.

Giornata mondiale di preghiera

Come ogni anno, il primo venerdì di marzo si celebra insieme ecumenicamente la “Giornata Mondiale di Preghiera”, un’occasione per informarsi, pregare e agire, guidate/i dalle donne cristiane di un Paese, ogni volta diverso.

Anche quest’anno il gruppo ecumenico del pinerolese organizza il culto della GMP, per domenica 3 marzo alle ore 15, nel tempio valdese di Pinerolo.

La predicazione è stata affidata alle sorelle cattoliche, mentre la liturgia è stata preparata, già alcuni anni fa, dalle sorelle delle chiese cristiane della Palestina, prima dell’attuale drammatica situazione.

Il tema che le sorelle palestinesi hanno scelto per la celebrazione viene dalla lettera agli Efesini: “Sopportatevi con amore” (Ef. 4,2).

Noi e l’ambiente

Cop 28: le decisioni principali per la tutela dell’ambiente e dell’umanità

L’ultima Conference of Parties, COP 28, si è svolta a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.

Vi hanno partecipato oltre 90.000 delegati per presentare proposte e strategia, condividere dati scientifici, approvare le azioni per raggiungere gli obiettivi di contenimento delle temperature globali.

Al termine dell’evento, si sono registrati alcuni risultati importanti:

1. Emissioni e aumento della temperatura del Pianeta: la Cop 28 si è chiusa siglando un accordo che segna fra gli obiettivi l’eliminazione dell’uso di combustibili fossili (entro il 2050) e una riduzione delle emissioni globali di gas serra (riduzione del 43% entro il 2023), dando nel contempo nuovo impulso all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.

2. Sostegno economico al Fondo per le perdite e i danni: il fondo prevede che le nazioni più ricche e sviluppate contribuiscano economicamente (anche tassando maggiormente i settori economici più inquinanti) per concorrere all’assistenza immediata alle comunità più povere e sottosviluppate, che sono anche le più colpite da eventi straordinari legati ai mutamenti climatici. Il fondo interverrà con aiuti umanitari e alla ricostruzione in caso di gravi catastrofi naturali.

3. Investimento in azioni preventive: non solo rispondere economicamente ai danni registrati, ma anche lavorare nell’adattamento delle comunità e in azioni preventive. Formazione, ricerca scientifica e interventi di contenimento non possono fermare il cambiamento climatico ma possono ridurre l’entità dei danni registrati. La Cop 28 ha più volte ribadito la necessità che questa transizione sia portata avanti in maniera inclusiva, equa e giusta.

Noi e l’ambiente

Come ormai è consuetudine da qualche anno, il primo sabato di ripresa delle attività della Scuola Domenicale inizia con la partecipazione a Puliamo il Mondo, organizzato da Legambiente e dalla Chiesa Valdese.

Sabato 21/10, dopo una settimana di meteo incerto, un bel sole accoglie un’ottantina di persone volenterose davanti alla Casa Unionista.
C’è un’aria di festa fra grandi e piccini, la cittadinanza si è data appuntamento. Legambiente ci arma di pettorine gialle, sacchetti, guanti e persino pinze telescopiche.
Iniziamo la caccia al pattume separandoci in due gruppi.
L’obiettivo è il solito anello, Via Beckwith, Via Arnaud, per pulire le strade del centro di Torre Pellice dai purtroppo sempre numerosi mozziconi gettati a terra.

Il gruppo poi taglia piazza Cavour per scendere al ponte del Blancio e percorrere tutto il sentiero nell’inverso del Pellice, tornando da Santa Margherita fino al ritrovo alla Casa Unionista.

L’ altro gruppetto con bimbe e bimbi della Scuola Domenicale parte deciso dalla parte opposta, verso Santa Margherita, direzione ponte della Bertenga. Echeggiano appelli: “Chi ha il sacchetto per la carta?”, “Per la plastica e metalli?” “Per il vetro?”.

Su un lato della strada, cerchiamo invano di dissotterrare una lattina ormai coperta da vari strati di asfalto! E’ un esercizio di abilità prendere i mozziconi con la pinza telescopica (li buttiamo nel sacchetto dell’indifferenziato).

Ormai l’occhio è allenato e come falchi ci si avventa su tutti i pezzettini di plastica, carta ecc. che troviamo per strada.

Per fortuna monitrici e genitori vigilano sulle macchine che rallentano incuriosite.

Il nostro gruppo, appena passato il cimitero, si sofferma a lungo nei pressi dell’argine del Pellice, sotto il ponte, dove troviamo una quantità enorme di bottiglie di vetro ancora integre. E’ bello fare picnic, però è buona educazione riportarsi via il pattume.

Il nostro esercito di pulitori gialli non passa tutti i giorni! Troviamo di tutto: cavi, reti di metallo, tamburi di lavatrici, materassi. Prepariamo un mucchio enorme per i volontari dell’AIB che passano con il camioncino.

Abbiamo pulito così tanto che non c’è più tempo per percorrere l’anello da ponte a ponte e torniamo allora sui nostri passi, alla Casa Unionista, dove ci aspettano dei deliziosi mandarini per la merenda.

E le bucce…le buttiamo nell’organico.

Grazie per questa bella giornata di solidarietà. Ci rivediamo l’anno prossimo, sperando in cuor nostro di trovare meno immondizia in giro!