Il pianeta che verrà
Un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Valdese ha intervistato Elisa Palazzi, docente di fisica del clima presso l’Università di Torino.
La professoressa ha risposto con passione e precisione alle domande degli alunni, tra gli argomenti trattati spiccano: il rapporto tra le donne e le STEM ( scienze tecniche e matematiche), il cambiamento climatico (suo ambito di studio), il rapporto tra le nuove tecnologie e il clima e infine la situazione del dibattito scientifico e la disinformazione.
Per quanto riguarda il primo argomento sopra citato ha affermato che allo stato attuale delle cose non ci sono evidenti disparità tra i sessi, soprattutto in ambito di ricerca ad alti livelli, é però tuttavia necessario notare come sia ancora presente un retaggio culturale che rende più complesso l’accesso delle donne a quest’ambito di studi.
Vertendo invece nel suo campo di ricerca, ha sottolineato la gravissima situazione ambientale e di come una politica inadatta rischi di aggravare ulteriormente la situazione.
Il legame invece tra le nuove tecnologie e il clima è più profondo di quanto si pensi, secondo alcuni studi per raffreddare il server di Google negli USA sono necessari 1.6 milioni di litri d’acqua al giorno.
Il dibattito scientifico invece risulta molto frizzante anche se le fake news sono un grosso ostacolo all’informazione.
In conclusione neanche lei sa qual è il futuro che verrà.