Domenica insieme 16 marzo 2025

Abbiamo raccolto le nostre parole della fede per passare dalle tenebre alla luce, in questi tempi bui che ci propongono solo un’ineluttabile corsa agli armamenti.
Parole-chiave contro le voci di chi diffonde falsa informazione, egoismo, disprezzo per gli altri popoli.
Scegliere la ricerca della pace, della giustizia, della fraternità, fiduciosi nell’Amore di Dio e chiamati a impegnarci nella Verità che ci indica la Parola.
Preghiera di intercessione:
Dio della luce e della verità, ci rivolgiamo a Te con fiducia, perché hai tanto amato il mondo da donare il Tuo Figlio unigenito, non per condannarlo, ma per salvarlo. Ti preghiamo per la Tua Chiesa, affinché sappia testimoniare con coraggio la Tua luce in un mondo che ama le tenebre.
Troppe volte restiamo fermi, timorose, invece di camminare con fede verso il futuro che tu prepari per noi.
Rendici capaci di ascoltare la tua voce, di abbandonare le nostalgie sterili, di riconoscere la tua presenza nelle sfide del nostro tempo.
Donaci una fede che non sia solo parola, ma obbedienza.
Aiutaci a scegliere sempre la tua luce e non la tenebra del mondo, anche quando costa.
Donaci il coraggio della responsabilità, la forza di camminare nella giustizia e nella verità, di non rassegnarci all’ingiustizia, ma di essere voce di chi non ha voce, mani che accolgono, piedi che vanno incontro a chi è nel bisogno.
Ti preghiamo per questo mondo ferito:
 per le guerre che non cessano, in Ucraina, in Medio Oriente, in Africa e in tanti luoghi dimenticati, dove i potenti trattano la vita umana come merce di scambio.
Ti preghiamo per chi fugge dalla violenza e trova solo porte chiuse, mari che inghiottono, confini che dividono; per chi è oppresso dalla povertà e dallo sfruttamento, mentre pochi accumulano ricchezze senza misura.
Spezza le catene dell’inganno e dell’ingiustizia, e fa’ sorgere ovunque uomini e donne che siano strumenti della Tua giustizia e del Tuo amore.
Ti preghiamo per chi detiene il potere nelle nazioni: fa’ che non si lascino sedurre dalle tenebre della manipolazione e del dominio, ma operino per il bene comune, con integrità e compassione.
Ti preghiamo per il nostro Paese, segnato da tensioni, da paure, da divisioni, dal populismo e dall’egoismo. Aiutaci a non costruire muri, ma a cercare sempre il dialogo e la pace. Veglia su chi governa, affinché l’empatia e il bene comune siano il vero criterio delle scelte politiche e sociali.
Ti preghiamo tutti e tutte noi, per chi è stanco di lottare, per chi si sente smarrito, per chi è tentato di arrendersi all’oscurità. Illumina i nostri passi, mostraci la via della speranza, e rendici testimoni del Tuo amore.
Affidiamo tutto a te, Signore della vita, certi che il tuo amore non ci abbandona mai.

“Apericulto” occasione per incontrarsi e socializzare

Il neologismo “apericena”, impostosi alle nostre orecchie nello scorso decennio, ha suscitato e ancora provoca in molti un senso di irritazione.

Non più un aperitivo che prelude alla cena vera e propria, ma un modo per contrarre in una sgradevole crasi, bevande, meglio se un prosecchino, finger food e chiacchiere superficiali.

Come dire che, nelle nostre giornate compresse, non c’è più spazio per allestire piatti che richiedono un’adeguata preparazione, così come non c’è più tempo per discorsi approfonditi, per uno confronto costruttivo di opinioni diverse.

Probabilmente, anche l’introduzione dell’ “apericulto” avrà suscitato perplessità e qualche alzata di sopracciglio.

Consumare insieme i pasti nelle nostre comunità ha solide e antiche radici: le “àgapi” comunitarie, il porta e condividi in occasioni di studi biblici o incontri di formazione, ma questi includono sempre, oltre al cibo preparato con cura, un tema da dibattere e approfondire.

La buona notizia, in questo caso, è che nulla di tutto ciò è stato abolito; i pranzi comunitari continuano ad essere organizzati e molto frequentati.

L’apericulto è dunque un’occasione in più che ci è data, non per togliere, anzi, per dilatare il tempo del culto così importante per noi, per commentare il sermone, per parlare finalmente a qualcuno che vediamo spesso ma non sappiamo chi sia, per organizzare qualche dettaglio delle attività della settimana a venire.

L’altro aspetto positivo di questi incontri è che vengono organizzati a turno dai vari gruppi, a rotazione e non sempre dalle solite sorelle a cui è stato affibbiato il ruolo dell’affaccendata Marta.

L’apericulto di inizio marzo è stato allestito insieme dalla logistica e commissione stabili.

Tutti uomini, tranne una. Ci hanno deliziato con una notevole varietà di cibi preparati con originalità e gusto e offerto bevande meno scontate, come il succo di mela artigianale e lo storico vermuth.

Chi ha osservato i nostri fratelli, mescere e offrire leccornie, ha così potuto dare un volto a chi dedica davvero molto del suo tempo ad occuparsi di una miriade di piccole cose che troppo spesso passano inosservate perché si dà per scontato che tutto funzioni, così come a confrontarsi per ottimizzare i consumi energetici o a rendere più funzionali ed accoglienti i nostri luoghi di incontro.

L’apericulto è dunque anche questo: mettersi al servizio degli altri e riconoscere, reciprocamente, i molteplici doni che ci sono stati elargiti.

Testimonianza dalla giornata mondiale di preghiera (San Secondo di Pinerolo)

Quest’anno la Giornata mondiale di preghiera ci ha fatto sentire lo sciabordio lieve delle onde dell’Oceano Pacifico e le voci piene di speranza delle donne delle Isole Cook, autrici del sussidio sul tema: “Mi hai fatta in modo meraviglioso” (Salmo 139, 14).

Tante persone hanno partecipato al culto che si è tenuto domenica 9 marzo nell’accogliente salone della chiesa valdese di San Secondo, in un clima festoso e fraterno.

All’ingresso, ad ognuno è stata data una fotografia di un fiore di questi lontani atolli, un invito alla bellezza ribadito poi più volte dalla liturgia, col richiamo ad “accettare la nostra bellezza divina” e ad “onorare la bellezza
divina in ognuno, valorizzando ogni persona che Dio ha creato”.

Stupenda la grande riproduzione del logo della Giornata fatta da Ileana Lanfranco. Raffigura alcune polinesiane intente a pregare mentre confezionano i tradizionali cappelli, le corone floreali e le trapunte patchwork che sono un simbolo di unità e pazienza.

Anna Maria Ribet Ratsimba è stata la conduttrice dell’incontro. A lei si sono affiancate tre animatrici: Karola Stobaus (Chiesa valdese), Donatella Coalova (Chiesa cattolica), Wally Mabwidi Nlemvo (Esercito della Salvezza).

Come lettrici, si sono alternate donne delle varie comunità del territorio, con una partecipazione corale.

Come gesto di sorellanza con le abitanti delle Isole Cook, alcune hanno indossato le corone floreali polinesiane preparate con perizia da Karola Stobaus, che ha anche guidato la preghiera iniziale, con esercizi di visualizzazione sul respiro e sul corpo, una suggestiva proposta per renderci consapevoli dei doni di Dio.

Il comitato locale femminile interconfessionale ha scelto di proporre integralmente la liturgia. Poiché i testi giunti dalle Isole Cook erano alquanto lunghi, non c’è stato il sermone, ma è stato interessante ascoltare le testimonianze inviate da Mii, Vainiu e dalla dottoressa Dawn sul potere rasserenante della preghiera, sull’importanza delle culture autoctone e sulla professione intesa come servizio, con l’incisivo messaggio: “Dio ci accompagna nelle tenebre sul fondo dell’oceano, dove non c’è luce. E Dio ci aiuta a uscire da quell’oscurità verso una luce stupenda”.

La chiesa valdese di San Secondo ha accolto con gioia l’iniziativa, sia con la cordialità del pastore Gabriele Bertin e delle donne dell’Unione femminile, sia con la riuscita preparazione del rinfresco finale.

Molto apprezzati i graziosi segnalibri realizzati e distribuiti da Clelia Gardiol. Fra le persone che hanno partecipato all’incontro, c’è stata anche la gradita presenza del pastore Giuseppe Ficara e del pastore Winfrid Pfannkuche.

 

Donatella Coalova

Giornata mondiale della Preghiera

Ogni anno, il primo venerdì del mese di marzo, donne cristiane delle varie confessioni si uniscono in tutto il mondo per pregare insieme, con le stesse parole, con le stesse idee, con lo stesso obiettivo: donne e bambine in tutto il mondo dovrebbero vivere con dignità e in sicurezza.

Nei più di 130 anni dalla sua nascita questa iniziativa è diventata il più grande movimento di base delle donne cristiane, si è diffusa in più di 108 paesi e viene celebrata in più di 88 lingue (dati del 2018).

Il testo della celebrazione è preparato ogni anno da donne di un Paese diverso.

Con descrizioni e testimonianze di donne del paese, con elementi folcloristici delle loro culture, con musica dei loro culti, ci aprono una finestra sul loro paese e sul loro quotidiano.

Domenica 9 marzo alle ore 15 si svolgerà nella chiesa valdese di San Secondo la celebrazione della giornata mondiale di Preghiera.
La liturgia, sotto il tema “Mi hai fatta in modo meraviglioso”, prende spunto dal Salmo 139, ed è stata preparata dalle donne cristiane delle Isole Cook.

Il gruppo di lavoro per la GMP del pinerolese ha coinvolto rappresentanti di tutte le chiese valdesi del primo Distretto, della chiesa cattolica e dell’Esercito della Salvezza. L’incontro si concluderà con un momento di convivialità.

Il Servizio Cristiano di Riesi si racconta!

Un’occasione per conoscere la storia, i progetti e le prospettive future di questa importante opera diaconale.

Venerdì 14 marzo 2025, ore 20:45, Sala Beckwith, Luserna San Giovanni.

Parteciperanno Wojie Nedzewicz, Direttore del Servizio Cristiano, e Giovanni Giambarresi, volontario e responsabile dei rapporti culturali.

Un momento di dialogo per riflettere su come la nostra fede possa tradursi in azione concreta.

Pranzo del 17 febbraio

La commissione accoglienza è lieta di invitarvi al pranzo del XVII febbraio presso la foresteria valdese alle ore 12.30.

Costo del pranzo 20€ per gli adulti e 10 € per bambini fino ai 12 anni. Acqua, vino e caffè inclusi.
Per prenotare ci trovate:

  • all’uscita dal culto ai COPPIERI E CENTRO: DOMENICA 2 e 9 febbraio;
  • in FORESTERIA dalle 10.30 alle 12.00 VENERDÌ 7 e SABATO 8 febbraio .

Vi chiediamo di prenotare entro e non oltre il 12 febbraio e di segnalare eventuali preferenze di posto (vicino a chi volete sedervi), intolleranze o allergie alimentari e se siete vegetariani/e.

Corso sulla storia valdese

Il Centro Culturale di Torre Pellice propone 4 incontri di base sulla storia valdese, il martedì pomeriggio dalle ore 18 alle ore 19.30 a partire da martedì 11 febbraio .
Il ciclo è rivolto a tutti e tutte, da chi non conosce e vuole scoprire a chi desidera approfondire. È aperto a chiunque, ma rivolto in particolare alle chiese, come occasione di confronto e dibattito su contenuti che riguardano il proprio patrimonio culturale, la sua memoria e trasmissione. Vuole essere un’occasione di formazione generica, ma può anche essere la base per vocazioni di persone interessate a raccontare a loro volta, come volontari dell’apertura o guide nei musei valdesi, precatechisti o volontari di tempio aperto.
La partecipazione è gratuita; è richiesta l’iscrizione all’ufficio (tel. 0121.950203 dalle 9 alle 12.30; o a il.barba@fondazionevaldese.org).

Domenica della CEVAA 12 gennaio 2025

Il 12 gennaio tutte le nostre chiese festeggeranno la “Domenica della CEVAA”, in cui sostengono l’opera di testimonianza della CEVAA – Comunità di Chiese in Missione, di cui la Chiesa valdese è membro.

Per l’occasione, abbiamo invitato a trascorrere con noi la giornata il fratello Paolo Naso, politologo, esperto di religione e politica, già docente di Scienza politica alla Sapienza, Università di Roma, e per molti anni responsabile della Commissione Studi, Dialogo e Integrazione della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.

Sarà un’occasione per saperne di più su “Essere Chiesa Insieme”, l’impegno che le nostre chiese perseguono di costruire comunità accoglienti e interculturali, e per riflettere su come questo si declina nel nostro contesto.

Ecco il programma della giornata:
• Ore 10.15, culto al tempio del Centro, con predicazione di Paolo Naso
• Ore 12.30, pranzo eritreo alla Casa unionista. Il menù prevede Zighinì (Pollo in salsa di pomodoro e uova), Allichà (stufato con verdure, vegetariano), Shirò (salsa di farina di ceci), Taita/injera (pane), mousse di yogurt all’arancia, vino e caffè.
• Durante il caffè, conversazione con Paolo Naso e conclusione con l’estrazione della sottoscrizione a premi (tra cui un soggiorno in una delle Foresterie valdesi). Saranno presenti un banchetto dei libri Cevaa e un banchetto di oggetti etnici.

Offerta minima consigliata 10 €, fino a 17 anni e studenti 7 €, gratis fino a 6 anni. Il ricavato servirà a sostenere le attività della CEVAA.

Prenotazioni entro l’8 gennaio al 333 9836147 (Giovanni) o cevaa@torrepellice.chiesavaldese.org.
Vi aspettiamo!

Progetto di formazione per direttori e musicisti

Cantare insieme è semplice, cantare bene insieme è difficile.

A chi guida le corali delle nostre chiese spetta un compito appassionante quanto delicato: accompagnare i coralisti nel loro percorso di apprendimento e a farlo con gioia, gusto e precisione.

La Commissione Musica della CED, che si occupa a livello distrettuale di coordinare e incoraggiare la pratica della musica comunitaria in tutte le sue forme, ha avviato un programma biennale dedicato specificamente a chi guida le corali.

Si tratta di una serie di appuntamenti di approfondimento e condivisione di esperienze, ciascuno dei quali condotto da un/una musicista esperto in collaborazione con il/la pastore della chiesa ospitante.

Il primo incontro, che ha coinvolto una ventina di partecipanti, ha avuto luogo a Torre Pellice lo scorso 16 novembre ed è stato condotto da Michel Charbonnier e Marco Chiappero.

Charbonnier ci ha guidati nell’analisi del significato che la musica, vettore potente dell’esperienza di fede, ha assunto nei diversi periodi storici accompagnando lo sviluppo delle forme in cui la spiritualità delle diverse confessioni protestanti si è manifestata.

Chiappero ci ha proposto di lavorare su tre versioni del Salmo 42, presente nel nostro innario nella versione di Bourgeois (“Come cerva che assetata”), proveniente dal salterio ginevrino.

I brani sono stati studiati e cantati, dando spazio ad approfondimenti sul gesto direttoriale, sulla cura dell’intonazione, sull’emissione del suono e sulla scelta dello stile esecutivo per dare modo ai partecipanti di mettersi alla prova e ampliare la propria cassetta degli attrezzi musicali.

L’incontro si è concluso con la partecipazione al culto domenicale, nel quale il gruppo ha dato il proprio contributo proponendo il repertorio studiato insieme nel corso della liturgia.

Grati per questa stimolante esperienza, ci siamo dati appuntamento per il prossimo incontro, che si terrà a Pomaretto nel mese di marzo e sarà condotto da Luisita Buffa e Massimo Long.