SOS Rosarno

È ripartita a fine novembre la collaborazione della nostra chiesa con il progetto SOS Rosarno e, come sempre, si è attivata la rete di comunicazione tramite il passaparola, l’impegno di anziani e anziane di chiesa, le mail e RBE per l’ordine dei prodotti.

Le consegne avverranno tra il 12 e il 16 dicembre: appena possibile comunicheremo la data esatta.

Ricordiamo che Il miglior modo per restare aggiornati e ricevere tutte le informazioni resta comunque l’iscrizione alla mailing list: http://tiny.cc/rosarno-valli.

Vi aggiorniamo anche sulle attività promosse da Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia – nella piana di Gioia Tauro per la tutela dei diritti dei lavoratori braccianti: continuano i progetti “Luci su Rosarno” e “Fuori dal buio”, attraverso i quali lo scorso anno sono stati distribuiti dispositivi illuminanti per 600 bicilette e 700 giacche con strisce catarifrangenti ad alta visibilità per la messa in sicurezza dei lavoratori che si spostano su strade buie e pericolose per raggiungere i campi.

Ma la grande novità di quest’anno è stata l’apertura, nello scorso mese di febbraio, di un Ostello sociale a San Ferdinando (RC), pensato come una casa ecosolidale che accolga lavoratori braccianti durante la stagione agrumicola e supporti, durante l’estate, percorsi di turismo solidale.

Anche Mediterranean Hope sostiene la cooperativa SOS Rosarno, attraverso il progetto Etika, che vuole essere un marchio di garanzia di una filiera di acquisto biologica, etica, solidale e sostenibile.

Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne – Fiaccolata 25 novembre 2023

Venerdì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Coordinamento Donne Val Pellice in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la sezione locale dell’Anpi, il liceo Valdese e la LaAV, ha organizzato a Torre Pellice una fiaccolata solidale con tutte le donne vittime di violenza.

Partendo da piazza San Martino la fiaccolata ha attraversato le vie del paese con alcune soste in cui rappresentanti della LaAV hanno proposto delle poesie di donne iraniane e alcuni landai (forma di poesia breve, popolare e antica) di donne afgane, davanti al Collegio Valdese le studentesse hanno dato il loro contributo con una riflessione sulla violenza di genere e con un atto simbolico hanno ricordato il dolore e la sofferenza delle donne iraniane.

La fiaccolata si è conclusa sul piazzale del tempio con una breve riflessione e con la lettura di alcuni nomi di donne italiane vittime di femminicidio nel 2022, sono state ricordate anche alcune donne iraniane e afgane uccise per le loro aspirazioni di libertà o semplicemente perché volevano studiare.

Un breve ma intenso momento musicale ha chiuso la manifestazione.

Il femminicidio è soltanto la punta di un iceberg di una violenza maggiore, che travolge quotidianamente la vita di milioni di donne, con violenze fisiche, sessuali, psicologiche ed economiche.

Questa violenza è un fatto culturale, legata ad una cultura patriarcale, è importante non sottovalutarla, prenderne coscienza, parlarne e denunciarla.

Se vogliamo un futuro diverso per le nuove generazioni, dobbiamo educarle alla tutela della pace e al rispetto dei diritti di tutte/i.

Un viaggio a Roma con giovani e catecumene/i

Dopo cinque lunghe ore di viaggio, tra risate e ronfate, eccoci finalmente nella tanto attesa città eterna!

Ci fiondiamo subito in una tipica osteria romana… e qui il dilemma: carbonara, amatriciana o cacio e pepe? Ma il meglio deve ancora arrivare… svoltato l’angolo, ci ritroviamo di fronte l’imponente e magnifico Colosseo illuminato, in tutta la sua grandezza.

Roma ci conquista subito e noi conquistiamo lei, cantando a squarciagola tra le sue vie.

La sveglia della mattina di sabato non è mai stata così bella: svegliarsi a Roma e prepararsi per partire alla sua scoperta non ha prezzo!
Strade e piazze fatte di storia e cultura, angoli nascosti, monumenti spettacolari e l’immensità della città ci accompagnano in questa giornata, insieme alla bravissima guida Corinna che con la sua simpatia ci porta nell’antica Roma di Lutero.

Infine, un tramonto mozzafiato ci aspetta su una terrazza romana. Poi una pizzata nella Chiesa Valdese di via IV novembre per finire in bellezza il nostro primo giorno romano.

La domenica mattina si apre con un’altra bella scoperta: la bellissima Chiesa Valdese di Piazza Cavour. Dopo il culto e qualche curiosità, il pranzo ci aspetta tra momenti comunitari e qualche canto insieme. Poi, uno sguardo indietro e un po’ di nostalgia per i nostri pastori che ci portano tra i loro banchi della Facoltà di teologia…

“oh, ma ti ricordi quando..?”, “questa è stata la mia prima stanza in convitto” “ehi, quello era il posto dove mi sedevo sempre io!”…
La visita non si ferma qui. Proseguiamo costeggiando il Tevere, poi Castel Sant’Angelo, San Pietro, Campo dei Fiori e per concludere in bellezza…una chitarra e la voglia di stare insieme ci bastano per fermare il tempo in ricordi indelebili.

Arriva il momento del rientro, un’ultima passeggiata tra le vie di Roma e si ritorna a casa. Tre giorni di condivisione, canti, risate, storia, bellezza in una città eterna che vive di storie umane, raccontate, ripetute eppure sempre nuove.

Cena solidale per le nuove povertà

La sera del 16 novembre nel Salone Polivalente di Villar Pellice si è svolta la Cena Solidale proposta da “Flip & Friends”.

La ricetta? Si prendono quattro eccelsi cuochi, due musicisti e una schiera di aiutanti di ogni età che offrono gratuitamente il loro tempo e le loro competenze.

Si aggiungono tantissimi produttori e commercianti della Valle, che offrono gratuitamente i loro prodotti; si mescola con chi ha pensato alla pubblicità, e con – ultimo ma non certo meno importante – più di una quarantina di commensali.

E anche con chi, non potendo essere presente, ha voluto comunque contribuire con un’offerta.

E il risultato è stata una bella serata, in cui siamo stati e state comunità al di là delle età, delle appartenenze sociali, religiose, culturali.

Una comunità che sa essere attenta ai bisogni del territorio e alle vecchie e nuove situazioni di difficoltà, e che sa rispondere, con creatività e con generosità.

La cena solidale, infatti, era intesa come “un aiuto a chi ha bisogno”, ed è stata offerta a chi contribuiva con almeno €50 al fondo delle Chiese Valdesi del I Circuito per “le nuove povertà” e in particolare all’aiuto che viene dato alle famiglie i cui figli devono viaggiare per poter frequentare le varie scuole superiori o l’università, il cosiddetto progetto “Trasporti” della diaconia comunitaria.

Dunque un grandissimo grazie a tutti coloro che hanno contribuito in questi vari modi alla riuscita dell’iniziativa, che ha fruttato più di 2700 euro, e in particolare: Macelleria Salumeria Gonin (Torre Pellice); Maxisconto Supermercati (Torre Pellice); Panificio Il Chicco (Torre Pellice); Macelleria Geymonat Salumeria (Bobbio Pellice); La Butéa ‘d Beubi (Bobbio Pellice); Azienda agricola Melli-Gonnet (Bobbio Pellice); Formaggi Daniele Malan (Villar Pellice); Consorzio del Saras (Bobbio Pellice); Macelleria Davit (Villar Pellice); Panetteria Livia Gonnet (Villar Pellice); BeValpe distribuzione ingrosso bevande (Luserna San Giovanni); NOI Vignaioli Piemontesi (Bricherasio); L’Autin (Barge); Il Guscio (Luserna San Giovanni); DiGreCaff (Campiglione); Cidas Srl (Cuneo); Acqua Valmora (Luserna San Giovanni); Ginevra Caffetteria Cremeria (Torre Pellice); Le Boulanger (Torre Pellice).

Per la splendida musica, Dino Tron e Manuel Lerda, alias Passacarriera ‘en dui’. Oltre, ovviamente, a Walter Eynard e Natascia Caputo, Andrea Benazzo, Daniele Arghittu e L’Ora del Pellice, Andrea Verardo. Alla prossima!

Noi e l’ambiente

Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale a livello planetario, che riesce a coinvolgere 3.000.000 di persone in tutto il mondo.

L’iniziativa, coordinata in Italia da Legambiente, propone la cura e la pulizia di luoghi e ambienti naturali, coinvolgendo associazioni, amministrazioni cittadine ed enti locali.

L’evento invita ogni anno la cittadinanza a impegnarsi per difendere il proprio territorio dal degrado, rendendola attiva nel raccogliere rifiuti, conferirli correttamente e non sporcare.

La nostra Chiesa, insieme a quella di Villar e di Bobbio Pellice, in stretto collegamento con il circolo Legambiente Valpellice, ha quindi aderito all’organizzazione di due diversi appuntamenti in Valle:

– sabato 8 ottobre, pulizia del greto del torrente Pellice, tra i Comuni di Bobbio e Villar
– sabato 22 ottobre, pulizia sul territorio del Comune di Torre Pellice, fra centro abitato e torrente Pellice.

In entrambe le giornate saranno coinvolti direttamente bambini e bambine, ragazzi e ragazze, giovani e adulti che partecipano alle attività della nostra chiesa, ma anche le scuole e associazioni sul territorio che vorranno dare la loro adesione a questa iniziativa di educazione ambientale e impegno civile.

Le tre Chiese hanno quindi sostenuto Legambiente nella richiesta ai Comuni della concessione del patrocinio e di collaborazione alla realizzazione della giornata attraverso la promozione dell’iniziativa presso le scuole, la disponibilità di mezzi per caricare i rifiuti e di un operaio abilitato al conferimento dei materiali all’ecoisola, la copertura di spese assicurative, ecc.

Se volete partecipare, troverete maggiori informazioni sul foglio del culto e presso i pastori.

Presinodo FGEI

“La bellezza di mille voci”.

Questo il titolo pensato per il pomeriggio di attività che si è tenuto il 20 agosto alla Casa Unionista di Torre Pellice, riprendendo, dopo due anni di pausa, l’usuale appuntamento del Presinodo.

Quest’anno si è trattato in realtà della Pre-Assemblea-Sinodo, in occasione della quale la FGEI ha voluto valorizzare la sua vocazione interdenominazionale, offrendo ai e alle partecipanti una finestra sulle tematiche che maggiormente sono caratterizzate dalla collaborazione BMV, all’interno della Federazione.

Testimonianze sulla partecipazione di fgeini e fgeine alle attività internazionali della WSCF hanno preceduto un momento di riflessione comune sul nostro rapporto personale con la musica e su cosa essa rappresenti nella nostra vita di credenti.

Il pomeriggio si è concluso con un aperitivo che è stato occasione di incontro tra le generazioni, le denominazioni, i diversi modi di vivere un’unica FGEI.

Presinodo – Donne

Il pomeriggio del 20 agosto 2022 nella sala Scroppo ha avuto luogo il presinodo – donne, organizzato dalla FDEI, sul tema “DONNE E MIGRAZIONE”.

Loretta Malan, direttrice del Servizio Inclusione della CSD, ci ha presentato innanzi tutto un breve excursus sulla provenienza delle diverse ondate migratorie in questi ultimi anni: Africa sub-sahariana, Siria (da questo Paese con i primi corridoi umanitari), Pakistan e Afghanistan attraverso la rotta balcanica, Ucraina.

Quindi, qualche dato: oggi la CSD accoglie in Italia 700 persone (nelle Valli 40), di cui il 30% sono donne.

E poi le considerazioni di fondo su cui dovremmo riflettere seriamente: in primis l’importanza e la ricchezza dell’incontro con culture, tradizioni, sensibilità diverse; quindi la necessità di cercare di capire meglio le persone che abbiamo di fronte, di pensarle come emigrate e non come migranti: “perché hanno dovuto o scelto di lasciare il loro Paese? Che cosa, chi hanno lasciato là? Cosa si immaginano di trovare qui?” Loretta ci ha assicurato che le donne che ha conosciuto e conosce nel suo lavoro di accoglienza sono persone molto forti, tenaci, con incredibili competenze, fantasia, capacità di adattamento; sono persone da cui imparare.

Proprio su questa affermazione – che noi dobbiamo cambiare il nostro sguardo sulle donne migranti – si è inserito poi l’intervento di Marta Bernardini – coordinatrice di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della FCEI.

Con toni appassionati, forte della sua lunga esperienza sul campo (iniziata nel 2014 a Lampedusa), ci ha spiegato come ciò che pensiamo riguardo ai migranti – e soprattutto alle donne – sia molto diverso rispetto alla realtà.

Noi guardiamo alle donne che arrivano sole o con i loro bambini come a persone fragili, vulnerabili, da proteggere e compatire; oppure le vediamo, in certe situazioni, quali opportuniste e profittatrici.

Noi giudichiamo, viviamo di categorie. In realtà, queste donne fuggono dal loro Paese con la forza della ribellione e della speranza; durante il viaggio subiscono violenze e abusi, ma sfidano il rischio, spinte dal consapevole desiderio di un cammino nuovo, di una nuova costruzione di sé, di un futuro da scegliere in prima persona.

Seriamente noi dobbiamo riconoscere che in fondo conserviamo pensieri e atteggiamenti razzisti. Dobbiamo, insomma, trasformare il nostro sguardo!

Il Gruppo Teatrale Angrogna ha concluso il pomeriggio offrendoci, tra storie, musiche e canti, lo spettacolo “Migranti”, grazie al quale abbiamo potuto ricordare e ripercorrere il destino delle migliaia di nostri connazionali che hanno dovuto emigrare nell’800 e nel 900, soprattutto in Sud e Nord America.

Culto al Colle della Croce 2022

Nella cornice del Colle della Croce, in una domenica assolata di fine luglio, si è tenuto il tradizionale culto condiviso con la comunità riformata francese.

La rencontre del 24 luglio ha avuto una buona partecipazione (un centinaio di persone), anche giovanile.

Un gruppo di catecumeni e catecumene delle comunità di Torre, Villar e Bobbio è infatti salito alla conca del Prà sabato pomeriggio e, dopo aver trascorso la notte in tenda, ha raggiunto il colle la mattina successiva.

Con l’occasione, i giovani hanno anche partecipato alla proiezione del docufilm su Gianavello al rifugio Jervis.

La liturgia del culto è stata curata dalla delegazione francese, mentre la predicazione è stata tenuta dal pastore Davide Rostan.

Il brano biblico scelto, Efesini 2, vv. 11-22, esprime nel contesto frontaliero in cui ci siamo incontrati un significato ancora più forte: in Cristo possiamo costruire un’identità che non si fonda sull’esclusione dell’altro, dell’altra, di chi non appartiene alla nostra comunità, di chi proviene da altri Paesi.

Possiamo accogliere senza costruire muri poiché “voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio”.

Una rappresentanza dei Trombettieri della Val Pellice e del Coretto ha accompagnato il culto con canti, inni e intermezzi musicali.

Quest’anno è stata fatta anche la santa cena, sospesa nei due anni di pandemia.

 

Sinodo 2022

Diversa fin dall’inizio questa Assemblea Sinodo, con il corteo e l’ingresso al culto mattutino d’apertura accolti dal preludio e dal coinvolgente medley musicale (una fusione senza soluzione di continuità di repertori classici e non, variamente arrangiati) curati dal Gruppo di musica e animazione del Ministero musicale UCEBI.

Novità anche per la predicazione dialogante dei pastori Daniele Bouchard (valdese) e Lino Gabbiano (battista).

Dopo la consacrazione di Sara Heinrich proveniente dalla Germania, che ha deciso di prestare il suo servizio in Italia, sono stati/e presentate Eliad Dias Dos Santos (Brasile) e Fabio e Gesine Traversari (Germania), pastori/e già in servizio nelle nostre chiese.

I lavori sinodali, iniziati nel pomeriggio di domenica per la componente battista ma in sessione congiunta, sono durati sino a fine mattina di martedì 23 e hanno reso conto dell’intenso lavoro compiuto presentando le relazioni della Commissione BMV, i temi di discussione (collaborazione territoriale, formazione, Essere Chiesa Insieme/Chiese internazionali, periodicità dell’Assemblea-Sinodo, convegno sul battesimo) e il documento che sancisce il rinnovo del Patto tra battisti, metodisti e valdesi.

Dal pomeriggio di martedì a venerdì 26 i lavori sono continuati in sessione autonoma con il Sinodo metodista e valdese.

Tra i temi dibattuti, gli aspetti organizzativi della chiesa e le sue criticità, la multi ministerialità, le opere sociali, la formazione; è stato anche approvato il documento sul lavoro che esorta ad azione e impegno per la tutela e contro le diseguaglianze.

La relazione dei deputati e delle deputate sugli ordini del giorno approvati, sui progetti da sviluppare e gli impegni presi, verrà presentata nell’Assemblea di chiesa del 23 ottobre prossimo.

Noi e l’ambiente

Riflettiamo insieme sui tempi di decomposizione dei rifiuti.

Perché è importante riciclare e conferire correttamente i rifiuti? Perché tutto ciò che disperdiamo nell’ambiente dura nel tempo e inquina.

Pensiamo per esempio all’impatto che possono causare i rifiuti che vediamo lungo le strade, sulle spiagge, in montagna, lungo il corso dei fiumi.

Il deterioramento, per la maggior parte dei materiali, si compie in un arco temporale molto lungo, con la conseguenza che il danno perdura nel corso degli anni.

Mozziconi di sigaretta, gomme da masticare, sacchetti e bottiglie di plastica, fazzoletti e, da ultime, le mascherine, sono regolarmente gettati a terra.

Finché si tratta di materiali facilmente degradabili come la carta, i tempi di decomposizione sono brevi, altrimenti possono trascorrere centinaia di anni prima che un oggetto si sia degradato completamente.

Per dare qualche idea, riportiamo l’elenco di alcuni rifiuti, con i tempi di degradazione associati:
• Fazzoletto di carta: 3 mesi
• Giornale: 1 mese
• Scatola di cartone: 2 mesi
• Accendino di plastica: 100-1000 anni
• Mozzicone di sigaretta: 1-2 anni
• Gomma da masticare: 5 anni
• Lattina in alluminio: 10-100 anni
• Sacchetto di plastica: 100-1000 anni
• Bottiglia di plastica: 100-1000 anni
• Bottiglia di vetro: 4000 anni.

E le mascherine? E’ stato calcolato che i tempi di degradazione di quelle monouso siano pari a 400 anni. Per questo occorre gettarle nei rifiuti non riciclabili e vanno trattate doverosamente.

Come si può intuire, la nostra spazzatura sarà ritrovata dai nostri figli, nipoti e così via.

Intere generazioni future subiranno gli effetti della nostra incuria o semplice disattenzione.

I materiali più inquinanti come la plastica, pur ridotta in micro particelle, continueranno ancora a inquinare.

Per questo è fondamentale investire tempo e attenzione nella gestione dei nostri rifiuti quotidiani e valutare di passare all’acquisto di materiali diversi dalla plastica, privilegiando materiali biodegradabili, compostabili, dall’impatto ridotto e limitando gli imballaggi.

Ricordiamoci che la Terra è ciò che tutti e tutte abbiamo in comune!