Noi e l’ambiente
Siamo rimasti tutti e tutte colpiti dalle immagini dei recenti incendi in California, causati da diversi fattori quali la siccità, il vento, una scarsissima umidità notturna e, in alcuni casi, anche da azioni dolose per mano umana.
Sono stati finora ridotti in cenere centinaia di ettari di boschi, terreni, insediamenti umani e le perdite economiche sfiorano i 275 miliardi di dollari.
Ma quello a cui stiamo assistendo non è un fenomeno isolato: in tutto il Pianeta, quella che potrebbe essere considerata una vera e propria “stagione degli incendi” che si concentrava nei mesi estivi si sta prolungando, favorita da autunni e inverni particolarmente secchi.
È quanto emerge dalla Mappa degli Incendi che si può consultare sul sito di Greenpeace, dove si sottolinea che incendi e cambiamenti climatici creano una combinazione deleteria.
L’aumento di gas serra conseguente ad un incendio comporta un innalzamento delle temperature, che a sua volta porta con sé un peggioramento delle condizioni di siccità, le quali faciliteranno il propagarsi di altri incendi.
Inoltre, la biodiversità è fortemente compromessa nei luoghi colpiti da incendi.
La FAO stima che le foreste custodiscano circa l’80% della biodiversità terrestre: in caso di incendio, qualunque specie (animale e vegetale) viene gravemente colpita.
In territori devastati da incendi frequenti si registrano modifiche durature degli ecosistemi, che vengono compromessi in maniera ingente, portando anche a squilibri idrogeologici importanti, a perdite di habitat per flora e fauna, e a rischio estinzione anche le specie più fragili e rare.