Nuovo ordine di SOS Rosarno. Con una novità

Il progetto Rosarno-Valli riprende con un nuovo ordine di arance e altri prodotti del marchio ETIKA promosso da Mediterranean Hope, il progetto per l’accoglienza di rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI).

Si tratta di un gesto concreto per promuovere una produzione non solo biologica, ma anche etica: lavoratori in regola con una vita dignitosa dentro, ma anche fuori dal luogo di lavoro (alloggi decorosi, accesso ai servizi, ecc.).

Con una bella novità: in via sperimentale, troverete in listino tutti i prodotti di ETIKA provenienti dal *nuovo progetto avviato nel saluzzese. Trovate maggiori info qui: http://tiny.cc/info_etika.

Gli ordini possono essere effettuati entro il 14 febbraio, per una consegna prevista nella settimana del 24 febbraio. 

Alla pagina https://sites.google.com/torrepellice.chiesavaldese.org/progetto-sos-rosarno trovate la disponibilità, il link per prenotare direttamente, e tutte le informazioni per effettuare il pagamento tramite bonifico, oltre a maggiori info e approfondimenti su come questo piccolo gesto sostiene SOS Rosarno, il progetto Etika della FCEI e molto altro.

Per maggiori informazioni o per modalità alternative di prenotazione o pagamento, potete scrivere a progetto.rosarnovalli@gmail.com.

SOS Rosarno

Ottima ripartenza per le arance solidali di Rosarno e gli altri prodotti coltivati nella piana di Gioia Tauro: 145 ordini, 6 tonnellate e mezzo di merce e un valore di quasi 20.000 euro.

Ricordiamo che con l’acquisto dei prodotti della filiera solidale Etika si contribuisce a sostenere le attività di Mediterranean Hope nella Piana di Gioia Tauro per la tutela dei diritti dei lavoratori braccianti.

Come vengono utilizzati i fondi donati e le quote di sostegno aggiunte negli ordini? Il penultimo progetto realizzato, a partire dal 2022, si chiama Dambe So, che in lingua bambarà significa Casa della dignità: uno stabile di due piani disabitato da molti anni che la proprietà ha ristrutturato grazie ad un contratto di affitto con Mediterranean Hope.

Un ostello che durante la stagione di raccolta offre un tetto dignitoso a 60 lavoratori, mentre in estate è messo a disposizione di turisti responsabili e solidali. Una soluzione abitativa che si autosostiene completamente attraverso donazioni, una quota derivante dalla vendita delle arance e un contributo volontario alle spese da parte dei lavoratori che ci vivono.

Ma c’è anche l’ultimo progetto in ordine di tempo, che mira a replicare il modello di Rosarno in un contesto a noi molto vicino, quello del Saluzzese: area che ha un legame forte con Rosarno a partire dalla complementarietà delle stagioni agricole tra le due regioni e i conseguenti spostamenti dei braccianti tra i due centri.

Tante sono le idee per migliorare le condizioni di vita e lavoro dei braccianti, dove la nostra chiesa e il nostro territorio potrebbero fare la propria parte: dalle questioni più immediate (ricerca di alloggi adeguati, formazione professionale, creazione di spazi aggregativi, raccolta di vestiti e altro) a quelle di più lungo respiro, ma non meno importanti (la costruzione di reti di comunità e di solidarietà, per promuovere “l’uscita dal ghetto” e l’accoglienza dei lavoratori stagionali).

Se siete interessati/e a dare una mano concretamente, potete scrivere a progetto.rosarnovalli@gmail.com, o restare aggiornati/e iscrivendovi alla mailing list da qui: tiny.cc/rosarno-valli.