Il gruppo Missioni-Cevaa si riunisce una volta al mese con l’obiettivo di condividere notizie dalle chiese all’estero, esaminare – in chiave evangelica – problemi attuali quali migrazioni, razzismo e discriminazioni, povertà e disuguaglianza e organizzare iniziative di sensibilizzazione (bazar, sottoscrizioni a premi, giornate comunitarie, pranzi con cucina etnica) per sostenere l’azione delle chiese su tali temi. Sono mantenute strette relazioni con alcune chiese e opere assistenziali in Africa; attualmente il gruppo sostiene economicamente due progetti di sviluppo in Camerun: il mantenimento del fondo per malati indigenti presso l’Ospedale di Ndoungué, e alcune adozioni a distanza presso il Centro per l’infanzia di ‘Ntolo.
Il gruppo Missioni-Cevaa è l’erede della “Société de travail pour les Missions”, fondata a Torre Pellice nel 1861 da cinque donne che – come in altre chiese delle Valli – avevano cominciato a interessarsi, già da diversi anni, alle attività missionarie promosse dalle chiese evangeliche all’estero. La Chiesa valdese non aveva creato una sua propria Società Missionaria (essendo in quel periodo impegnata a diffondere la Parola sul territorio italiano, che nello stesso anno sarà unificato nel Regno d’Italia), ma promuoveva la diffusione delle informazioni e la raccolta di denaro per l’opera missionaria. La gran parte dei missionari e delle missionarie valdesi partì pertanto appoggiandosi a Società di missioni francesi, inglesi e svedesi.
Le riunioni della Société de Travail rappresentavano un’importante occasione di conoscenza e di riflessione in merito a fatti e notizie provenienti da Paesi lontani, grazie alla lettura del Journal des Missions, in un momento storico in cui la radio non era ancora stata inventata e i giornali non erano così diffusi. Inoltre, se si pensa che le donne non avevano ancora diritto di voto, non potevano partecipare alla vita pubblica e non potevano rivestire cariche a livello ecclesiastico, questi momenti acquisivano un’importanza formativa eccezionale.
L’attività missionaria in Africa e nel Pacifico non si limitava soltanto a evangelizzare, ma si occupava anche di migliorare le condizioni di vita di quelle popolazioni, a livello educativo (con la costruzione di scuole e la formazione di maestri) e sanitario (edificando dispensari e ospedali).
L’interesse per la tematica missionaria contribuì a far nascere altri due gruppi di attività, tutti molto frequentati. Nel 1891 venne fondato un secondo gruppo ai Coppieri e nel 1898 la Società Zambesia, con sede agli Appiotti. Per anni le tre società lavorarono alacremente: tenevano riunioni, organizzavano momenti per raccolta di fondi e indumenti (la domenica delle Missioni) e conferenze con pastori e missionari. Rimasero indipendenti fino al 1955, quando decisero di unirsi in un unico gruppo per proseguire la loro attività.
Nel 1971 viene fondata la Comunità Evangelica di Azione Apostolica (C.Ev.A.A.), oggi definita più semplicemente “Comunità di Chiese in Missione”. Partendo dal presupposto che le Chiese del Sud del Mondo potevano dirsi ormai indipendenti, autonome e organizzate, la Cevaa si propone come anello di congiunzione e scambio fra le Chiese dell’Africa, del Madagascar, del Pacifico, di Italia, Francia e Svizzera con l’obiettivo di condividere fede, idee, liturgie e progetti di assistenza educativa, sanitaria e culturale, partendo quindi da una base comune e con una partecipazione paritaria e non più sussidiaria.
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